mercoledì 6 gennaio 2016

IL RINASCIMENTO LA GRANDE FAMIGLIA DE' MEDICI DI FIRENZE # ELFORNESO

Giovanni dei Bicci ( 1360-1420 ), era uno dei 5 figli
di Everardo dei Medici e di Jacopo (o Giovanna ).
Il padre commerciante di lana, solo verso la fine della sua vita,
aveva accumulato abbastanza per  definirsi benestante.
Quando morì nel ( 1363 )
 il suo patrimonio venne diviso in 5 parti uguali.
 I MEDICI DI FIRENZE
GRANDI  BANCHIERI  D' EUROPA  RINASCIMENTALE

I Medici fondarono, il Banco dei Medici (1397-1494). Fu la più grande banca d'Europa nel corso del XV secolo, alcuni ritengono ancora oggi, che i Medici in quel periodo  fossero la famiglia più ricca d'Europa.
Diedero un contributo notevole nel miglioramento della contabilità inserendo la partita doppia, rendendo più visibili i debiti  e gli accrediti. Suo figlio Cosimo dei Medici, divenne influente nel governo Fiorentino, come gran  maestro nel 1434, fu capo non ufficiale della repubblica Fiorentina. Giovanni dei Bicci andò a servizio dallo zio, Veri dè Medici.

Giovanni imparò  il mestiere, presto divenne responsabile della filiale di Roma, nel 1385, rilevò questa filiale grazie al patrimonio della moglie, Piccarda Bueri figlia di Edoardo Bueri, antica famiglia fiorentina, con molti interessi anche in altre città. Piccarda e Giovanni vivevano in un  palazzo a pochi passi dal Duomo, in via Riccasoli. Ella si occupava di cose di famiglia, sorvegliava la situazione di Firenze quando Giovanni era fuori per affari. La coppia ebbe due figli, Cosimo (1389-1464 ) e Lorenzo (1394- 1440 ). Cosimo dè Medici, venne considerato uno dei massimi  uomini  di Firenze, l'indomani della morte del padre, Giovanni ( dal quale raccolse l'eredita economica ). Capo del partito mediceo, fautore della fortuna della famiglia, porrà le basi per l'ascesa dei Medici quali duchi di Firenze nel 1530.
Cosimo dè Medici (1389-1464 ) , detto il vecchio
 figlio di Giovanni dei Bicci e  di Piccarda Bueri


Cosimo fu educato presso il circolo umanistico del monastero dei Camaldolesi, dove imparò, latino, greco e l'arabo, teologia e filosofia. Sposò la Contessina dè Bardi nel 1415, figlia Giovanni conte di Vernio e di Emilia Pannocchieschi dei Conti di Elci. Ebbero due figli, Piero
detto il Gottoso ( 1416-1469 ) e Giovanni ( 1421- 1463 ), non ebbe discendenti, per lo meno legittimi. Cosimo ebbe  anche un figlio naturale da una sua schiava Carlo di Cosimo dè Medici (1428/1430 circa 1492 ), divenne canonico al  Duomo di Prato.

PIERO DE' MEDICI
 EREDE POLITICO DI COSIMO

Ritratto di Piero dè Medici  (1416-1469 ) detto il gottoso
 figlio  di Cosimo dè Medici. 
Piero si sposò con Lucrezia Tornabuoni nel ( 1444 ).
La coppia ebbe in tutto 6 figli.
Bianca, Lucrezia, Lorenzo, Giuliano e due figli maschi
 morti alla nascita.

Piero, nacque nel 1416 nel palazzo di Via Larga, l'attuale Palazzo dei Medici Riccardi, dove il padre Cosimo il Vecchio dopo la morte del nonno di Piero Giovanni di Bicci gestiva " di nascosto " gli affari politici di Firenze, grazie all'amicizia di Cosimo con esponenti dell'umanesimo Fiorentino. L'apprendistato politico di Piero avvenne quando il padre Cosimo fu esiliato nel (1433-34 ) a Venezia dove Piero lo seguì, frequentando alcune corti del nord. A Ferrara con gli Estensi, assorbì la raffinata cultura di corte, divenne un ottimo conoscitore delle lingue classiche, frequentando, Giovanni Veronese, Nicolò III d'Este. Rientrati a Firenze (1434 ), a Piero in quanto figlio maggiore, fu destinato raccogliere l'eredità politica che il padre aveva faticosamente costruito e consolidato. Al contrario, il fratello Giovanni di Cosimo, fu destinato a reggere le sorti del Banco Medici.

GIOVANNI DI COSIMO DE' MEDICI

 Busto di Giovanni di Cosimo dè Medici  ( 1421-1463 )
 figlio di Cosimo dè Medici
A differenza del fratello Piero malato di gotta, Giovanni godeva di ottima salute. Si dedicava alla bella vita, all'astrazione intellettuale, all'ozio, il padre Cosimo non aveva un buon giudizio. Giovanni si iscrisse giovane all'arte del cambio (1426 ) e in seguito all'arte della lana  (1435 ). Iniziò l'aprendistato nella Banca Medicea (1438 ), recandosi alla succursale di Ferrara. La sua educazione umanistica fu di alto livello e tra i sui interessi spiccava quello della musica. Nel (1447 ) collaborò con lo studio fiorentino, l'Universtà cittadina. Nel (1454 ) fu eletto priore,
l'anno dopo fece parte della delegazione di ambasciatori inviata a Roma a salutare il nuovo Papa Callisto III. Nello stesso anno (1455 ) divenne direttore generale del Banco Mediceo. La sua gestione fu così deludente che il padre lo affiancò a Francesco Sasseti. Giovanni sposò Ginevra degli Alessandri il 20 gennaio 1453, dalla quale ebbe solo un figlio, Cosimo, morto nel 1459 a otto anni, ebbe altri due figli forse illegittimi, Francesco e Giovanni morti ancora in fasce. Giovanni morì giovane nel 1463, un anno prima del padre, il suo decesso probabilmente, causato dalle malattie ereditarie, che avevano indebolito il ramo principale dei Medici.

CARLO DI COSIMO DE' MEDICI












Carlo di Cosimo dè Medici figlio di Cosimo dè Medici
 avuto da una schiava comperata a Venezia di nome Maddalena. 
Divenne canonico nel Duomo di Prato


Carlo di Cosimo dè Medici. Religioso presbiteriano Italiano, figlio naturale di Cosimo il Vecchio. Fu avviato dal padre alla vita  religiosa.  Dopo essere diventato Canonico della Metropolitana Firenze dal 1450, fu nominato pievano di Santa Maria in Mugello e di San Donato di Calenzano (dove fece realizzare il famoso chiostro). Già anziano lo troviamo Arciprete di Prato, dal 1460, nel 1463 ricevette la carica di Protonorario apostolico, di lui ci resta un presunto ritratto del Mantenga.
 Cosimo I° gli fece fare un monumento funebre nel Duomo di Prato da Vincenzo Danti.

LA QUARTA GENERAZIONE DE' MEDICI

LORENZO DE' MEDICI
Lorenzo detto il Magnifico, quando nacque, la famiglia Medici era all'apice del potere politico Fiorentino. Il nonno di Lorenzo, Cosimo il Vecchio, grazie alle fortune accumulate dal suo Banco, riuscì a legare con esponenti politici Fiorentini e farsi portavoce del malessere popolare, malessere capeggiato dagli Albizzi. E nel 1434 rientrato dall'esilio, Cosimo esiliò gli Albizzi. Mantenne le istituzioni repubblicane che vigevano dandole in eredità a uomini di fiducia e formalmente si ritirò a vita privata. Lorenzo nacque il 1° gennaio del 1449 a Firenze, nel Palazzo Medici Riccardi e fù battezzato il medesimo mese in occasine dell'Epifania. Lorenzo manifestò presto la sua aperta sete di potere, suscitando riprovazione e timori da parte degli altri. Nel periodo dal 1469 al 1472, Lorenzo sopì tutte le rivalità tra famiglie Fiorentine, per divenire supremo arbitro in ogni questione. La madre di Lorenzo dè Medici, Lucrezia Tarnabuono, si occupò personalmente di combinare il matrimonio, con Clarice Osimo, si recò personalmente a Roma per sondare le nobili famiglie locali. I patti matrimoniali vennero perfezionati, stabilendo una dote di 6000 fiorini e si procedette con il matrimonio per procura a Roma (27 dicembre 1468) poi di persona a Firenze il ( 4 giugno 1469 ). Clarice Osimo poco amata dai fiorentini e dai famigliari, aveva un carattere religioso che non si adattava alla mentalità aperta degli umanisti, tra i quali il marito Lorenzo che ne era il perno. Lorenzo preferiva la fiorentina Lucrezia Donati alla quale dedicò le sue poesie, ma ebbe una numerosa prole solo con Clarice. Lorenzo e il fratello Giuliano non si erano ancora abituati a governare che i vecchi nemici del padre fecero sentire ancora la loro voce, ne parleremo ancora più avanti.
GIULIANO DE MEDICI

GIULIANO DE' MEDICI

Giuliano dè Medici padre di Clemente VII. Nel 1478 la famiglia dei Pazzi, con la complicità di Papa Sisto IV e altri regnanti ordinò la congiura dei Palazzi, la mattina del 26 aprile durante una funzione religiosa, in Santa Maria del  Fiore, costò la vita a Giulio che morì sotto i colpi di Francesco dè Pazzi, mentre Lorenzo si salvò per miracolo riportanto lievi ferite.



FINE 
MA CONTINUA



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